Carola Baudo racconta ‘Zaira’: un dialogo sulla forza e le fragilità di una giovane donna
Durante la presentazione presso la Biblioteca Comunale di Sacrofano, l’autrice Carola Baudo si è aperta con la giornalista Lisa Di Giovanni, svelando i retroscena e le emozioni del suo ultimo libro ‘Zaira’. Ecco l’intervista integrale.
In una serata speciale dedicata ai libri e alle emozioni, Carola Baudo ha presentato la sua ultima opera, ‘Zaira’ (Edito da Edizioni Jolly Roger) in dialogo con la giornalista Lisa Di Giovanni. Una storia intensa e profondamente umana, che esplora le fragilità e la forza di una giovane donna chiamata a fare una scelta decisiva per la sua felicità. L’evento, tenutosi presso la Biblioteca Comunale di Sacrofano, ha attirato lettori e curiosi, desiderosi di scoprire il cuore di questa narrazione toccante.
Durante l’intervista, Carola Baudo ha spiegato che ‘Zaira’ è un’opera nata da un’esperienza personale e che le ha permesso di esplorare temi come la resilienza e la vulnerabilità. “Volevo raccontare una storia che riflettesse le sfide e le scelte che molte donne affrontano nella loro vita,” ha spiegato l’autrice.
La giornalista Lisa Di Giovanni ha incalzato l’autrice con domande profonde e sensibili, permettendo a Carola Baudo di condividere momenti di grande emozione e riflessione. Ecco uno stralcio dell’intervista:
Carola, Zaira è descritta come la storia di una ragazza fragile e forte al tempo stesso. Quali aspetti della personalità di Zaira hai trovato più sfidanti da scrivere?
Zaira è una ragazza molto introversa, che preferisce scrivere piuttosto che parlare e leggendo il libro, si ha la sensazione di trovarsi nel bel mezzo di un flusso di coscienza, proprio perché Zaira lascia parlare di più i suoi pensieri che la sua bocca. Questo è stato sicuramente un aspetto non facilissimo da affrontare perché io, al contrario di Zaira, sono più loquace e non riesco a tenere tutto dentro ma lei è una protagonista forte perché, a un certo punto della narrazione, capisce che deve compiere determinate scelte per essere felice, e anche questo suo essere introversa la aiuterà molto.
Il percorso di Zaira verso la felicità è centrale nella narrazione. C’è qualche esperienza personale che hai trasfuso nel personaggio o nella sua storia?
Questa è la storia dei vent’anni, delle scelte giuste e soprattutto di quelle sbagliate che ci portano però a crescere e a capire cosa vogliamo veramente. Zaira ha senz’altro alcuni lati che mi rispecchiano ma anche alcune caratteristiche che ho “rubato” osservando le persone, le amicizie e i rapporti sentimentali; pertanto, la sua storia racchiude tante storie, vissute anche da lontano.
Nel tuo libro, Zaira deve fare scelte importanti che influenzano la sua ricerca della felicità. Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere ai lettori attraverso queste decisioni?
Zaira è un libro che parla di tematiche importanti e al tempo stesso ti sprona a migliorarti. Credo che il messaggio principale sia quello di avere una mente aperta al cambiamento, di non lasciarsi annichilire dal rancore ma cercare di trasformare una brutta esperienza, una delusione o un dolore in qualcosa di positivo, da cui trarre insegnamento. Si parla molto di perdono, non inteso come sconfitta ma come darsi una seconda possibilità di essere felice e superare gli ostacoli che la vita ci ha messo davanti.
Come scrittrice e editor, come hai bilanciato il ruolo di creare una narrazione coinvolgente mantenendo una buona qualità editoriale? Ci sono state particolari sfide?
Cerco sempre di scindere questi due lati quando scrivo, anche se sono ipercritica con me stessa. Scrivere è però qualcosa che fa uscire fuori la pancia, ciò che sento in maniera del tutto irrazionale, qualcosa che mi libera e mi definisce al tempo stesso. Quando lavoro come editor invece devo necessariamente osservare un testo con il giusto distacco e questo è molto difficile da fare su un libro che ho scritto io. Credo che scrivendo tutti i giorni, si alleni non solo la mente ma anche l’occhio e, con il tempo, si riesca
Quali autori o quali libri ti hanno ispirato nella scrittura di Zaira?
In questo libro scopriamo tantissimo del mondo di Zaira e soprattutto della sua formazione letteraria. Lei ha una propensione alla scrittura e alla lettura che poche sue coetanee hanno e ce lo mostra lei stessa, quando riflette mentre spolvera i suoi libri preferiti. Questo è sicuramente il filo rosso che mi lega a lei, l’amore per la grande letteratura, ma non posso dire che c’è stato un libro in particolare che mi abbia fatto venir voglia di scrivere Zaira. Fra gli autori che mi hanno ispirata, o meglio dire “iniziata” a questo mestiere, c’è Umberto Eco, Jane Austen, Charles Dickens, e Tea Ranno per citarne alcuni; la lista di autori e autrici da cui traggo ispirazione sarebbe davvero troppo lunga ma loro sono senza dubbio in cima.
Susanna Gulinucci, l’organizzatrice dell’evento, ha espresso la sua soddisfazione per il successo della serata. “È stato un onore ospitare Carola Baudo e offrire ai nostri lettori un’occasione unica di entrare in contatto con l’autrice e la sua opera,” ha dichiarato. “La biblioteca di Sacrofano continuerà a promuovere eventi culturali di questo livello.”
In conclusione, l’incontro con Carola Baudo ha lasciato un’impronta profonda nei cuori dei presenti, offrendo un’esperienza di arricchimento culturale e personale.